DerattizzazioneDisinfestazionedisinfestazione processionaria

Con il termine processionaria si vogliono indicare diverse specie appartenenti al genere Thaumetopoea; quelle maggiormente diffuse in Italia sono Thaumetopoea pityocampa (o processionaria del pino) e Thaumetopoea processionea (o processionaria della quercia).

In Italia si sta verificando un vero e proprio allarme “processionaria del pino” a causa del moltiplicarsi di questi lepidotteri dovuto e favorito dal clima anomalo ed eccessivamente caldo dell’inverno.

La lotta alla processionaria in Italia è obbligatoria per legge (D.M. del 30/10/2007) in tutte le aree in cui la presenza del lepidottero può rappresentare un rischio per la salute umana e per la salute degli animali.

I periodi dell’anno in cui la processionaria provoca i maggiori danni alle piante sono la primavera (soprattutto nei mesi di marzo e aprile, quando le larve riprendono la loro attività) e l’inizio dell’autunno (in particolare nel mese di ottobre).

Gli esemplari giovani di processionaria si presentano come larve di lunghezza compresa fra i 3 e i 4 centimetri e sono ricoperte da una serie di peli urticanti che si possono staccare facilmente in seguito al contatto ma anche trasportati dal vento.

Entrando nella fase adulta la processionaria subisce una metamorfosi e si trasforma in una sorta di falena, la cui vita è di pochi giorni.

Verso fine aprile – inizio maggio, le larve scendono dall’albero alla ricerca del luogo adatto per la metamorfosi. Si interrano ad una profondità di circa 10-15 centimetri e per qualche mese allo stato di crisalide ed emergeranno dal terreno durante i mesi estivi (periodo di sfarfallamento), dando così inizio ad un nuovo ciclo.

La processionaria è dannosa soprattutto per il mondo animale. I peli urticanti della processionaria si separano facilmente dal dorso dell’animale, per contatto diretto e contatto indiretto, trasportati al vento.

Il contatto della pelle con i peli della processionaria provoca un’immediata reazione cutanea che si manifesta come un’eritema papauloso associato a dolore, prurito e rossore. Nei casi più gravi  anche vescicole o bolle.

Se i peli entrano in contatto con le mucose, scatenano un’immediata reazione irritativa e infiammatoria. In caso di contatto oculare si manifesta una congiuntivite; se poi i peli riescono a penetrare in profondità nell’occhio, vi è il rischio d’insorgenza di una grave infiammazione che, se non trattata, può portare alla cecità.

In caso di ingestione, si assisterà alla comparsa di una grave infiammazione della bocca e della mucosa gastroenterica associata a aumento della salivazione, vomito e dolore addominale.

In caso di inalazione, invece, si assisterà all’irritazione e all’infiammazione delle vie respiratorie con comparsa di starnuti, mal di gola, difficoltà di deglutizione e difficoltà respiratorie dovute a broncospasmo.

Negli individui particolarmente sensibili e predisposti, il contatto con i peli della processionaria può causare lo shock anafilattico, una gravissima reazione allergica che si può manifestare con sintomi quali orticaria, edema, ipotensione, difficoltà respiratorie, vertigini e perdita di coscienza.

Nei casi più gravi, lo shock anafilattico può condurre anche alla morte.

I peli urticanti della processionaria sono dannosi anche per gli animali.

Il rischio di ingestione o inalazione dei peli urticanti è particolarmente elevato in animali come cani, gatti e cavalli che, annusando il suolo o brucando l’erba, possono inavvertitamente inalare/ingerire i suddetti peli con conseguenze anche tragiche.

Nel caso di ingestione della processionaria da parte di un cane, il primo sintomo è rappresentato dall’abbondante e improvvisa salvazione, da rigonfiamento della lingua che può portare al soffocamento. I tessuti che compongono la lingua possono andare incontro a necrosi, con perdita di porzioni della stessa. Altri sintomi sono la febbre, la perdita di vivacità, il rifiuto del cibo e la comparsa di vomito e diarrea emorragica. In caso di inalazione possono intervenire difficoltà respiratorie.

I principali metodi utilizzati per eliminare la processionaria, sono:

Distruzione dei nidi: questo metodo prevede la distruzione meccanica dei nidi mediante la rimozione manuale degli stessi dalla pianta e la loro successiva eliminazione. E’ praticabile solo nei mesi invernali e solo nel caso in cui si debba intervenire in aree ristrette.

Utilizzo di un insetticida biologico: è il metodo di contrasto maggiormente utilizzato per eliminare questo animale. L’insetticida biologico utilizzato è il batterio Bacillus thuringiensis kurstaki (Btk), che é in grado di infettare la larva di processionaria, danneggiandone i centri nervosi e paralizzandola.

Uso di trappole ai feromoni: le trappole ai feromoni vengono utilizzate nei mesi estivi, quando gli esemplari adulti emergono dal terreno. Servono a confondere i maschi alla ricerca delle femmine, in modo tale da evitare il contatto fra i due sessi, quindi la fecondazione e la deposizione di uova.

Utilizzo di trappole meccaniche: sviluppate di recente e hanno il compito si arrestare la “processione” delle larve di processionaria.

Come comportarsi in caso di Avvistamento e/o Contatto con la Processionaria?
Non cercare di ucciderle, magari pestandole o bruciandole, perché si favorisce ulteriormente il disperdersi dei peli urticanti, perché i peli delle larve possono diffondersi anche se l’animale è morto, ma avvisare subito gli organi competenti, come autorità comunali, forze dell’ordine, ecc. se si trovano in ambienti pubblici, o ditte specializzate se in contesti privati.

IGIENIA si occupa da anni di Sanificazione ambientale, Igienizzazione, Disinfestazione e Derattizzazione. E’ certificata nello svolgimento della professione (come riportato nella Visura Camerale) con i suoi generatori di ozono, nebulizzatori di biocidi, pompe a irrorazione e sistemi a vapore a 180 gradi.

Per informazioni:

Cell/Whatsapp: 3357277946

www.igienia.com

www.facebook.com/Igienia 

www.youtube.com/channel/UC340V06CQiJJuZrCfPQphCA

#processionariadisinfestazione #disinfestazioneprocessionaria #processionariaigienia #processionariaromalazio